martedì 31 marzo 2015

Carrarmati, zeppe e dintorni!

Non sono una fashion victim, non ho grande senso del gusto, non mi vesto particolarmente bene, anzi sono una di quelle a cui sta tutto male, spesso la mattina non ho voglia di pensare a cosa indossare e men che meno di abbinarlo con accessori ad hoc, però...ogni anno vengo conquistata da un must have della stagione. Solitamente si tratta dei capi più eccentrici ed estremi. 
A volte, inspiegabilmente, mi è capitato di precorrere alcune tendenze, come nel caso dello zainetto, che ho iniziato a portare prima che esplodesse/ritornasse di moda.
Dalla scorsa estate sono vittima di zeppe e carrarmati! Nonostante mi renda conto che il tipo di scarpa non doni proprio a tutti (e io sono in questa parte di mondo), le trovo meravigliose! Per fortuna la moda del momento è arrivata fino ad oggi: ho fatto un giro online e per negozi e ho notato che questo trend impazza ancora, evviva! Finalmente mi sono decisa e ho fatto anche io il grande acquisto: ho trovato a Roma, in un piccolo negozio dietro Piazza di Spagna, un paio di scarpe con carrarmato bianco e fantasia a fiori che mi chiamavano dalla vetrina. Purtroppo non ho memorizzato il nome del negozio... Però ho fatto una selezione dei modelli che mi piacciono di più per chi come me stesse cercando il modello giusto. 
Di seguito i link alle pagine web dirette:



Ma ci tengo a precisare che a tutto c'è un limite e vorrei che sapeste che, nonostante questa debolezza di stile, io DICO NO alle Converse All Star con la zeppa incorporata!





Veleno d'ape come antirughe? Ecco a voi Too Bee

A trentatré anni è giunto il momento di iniziare a utilizzare una crema contorno occhi. Meglio tardi che mai, diranno le più accanite beauty addicted, ma nel mio caso solo dopo una attenta auto-analisi del viso sono giunta alla conclusione che bisogna seriamente pensare di provare a salvare il salvabile. L'offerta di prodotti è molto ampia ma per la mia prima volta volevo qualcosa di veramente speciale e l'ho trovata: “l'eletta” si chiama Too Bee, è una soffice crema contorno occhi e labbra di Iò Skincare distribuita in farmacia. Il costo (80 euro) non è sicuramente da grande distribuzione, ma una follia ogni tanto fa bene all'anima (oltre che alle occhiaie). 



Il principio attivo è il veleno d'ape, da qui il gioco di parole col nome, che contrasta l'invecchiamento della pelle attivando una risposta fisiologica naturale. Già segreto di bellezza di molte star internazionali, il veleno d'ape – estratto senza arrecare alcun danno agli insetti nel totale rispetto della natura – viene definito “botox naturale” ad effetto filler cosmetico. 


Combinato con acido ialuronico, che agisce sull'idratazione della pelle e svolge l'effetto riempitivo, volumizzante e lenitivo, e con il ricco complesso anti occhiaie a base di Rusco, Centella asiatica, Ippocastano, Proteine da lieviti, Acido Glicirretico, Provitamina B5, Escina, Calendula e Liquirizia, permette al fluido di svolgere una forte azione antiage e antiossidante. Il profumo inoltre è molto gradevole e la sua texture soffice e leggera ti regala davvero una sensazione di freschezza sulla pelle. In più: nella confezione è incluso un piccolo manuale di Face Yoga che invita a dedicare tutti i giorni qualche minuto alla ginnastica facciale, illustrando alcuni semplici ma importanti ed efficaci movimenti. Da fare rigorosamente chiuse a chiave in bagno per salvaguardare il rapporto di coppia!!!

Per maggiori informazioni: www.io-cosmetics.it/




domenica 29 marzo 2015

Hai detto FITNESS?

Finalmente week end e soprattutto...finalmente sole!! Ammetto di essere una grande pigrona e di aver sempre definito come dei pazzi quelli che anche durante il week end, piuttosto che diventare una cosa sola con il divano, preferiscono mettere la sveglia presto, prepararsi e uscire per fare lunghe corse, macinando chilometri su chilometri, con i loro completini super fighi, coordinati dalla fascia per capelli al calzino. Ma a volte, come si dice, i miracoli accadono!!! Questa mattina, complice forse il ritorno dell'ora legale, mi sono svegliata prima del solito e ho incrociato fuori dalla camera mio fratello (moooolto più sportivo di me) che mi guarda e mi dice: "dai, visto che sei sveglia, mettiti una tuta e vieni a correre con me". Più che una proposta era una minaccia e non ho potuto tirarmi indietro. Quindi, dopo aver riesumato pantaloncini e maglietta dall'angolo più profondo del mio armadio, arrivo al parco. Con ipod nelle orecchie e fratello al fianco, comincio a "correre" ma la scena è drammatica: dopo 5 minuti la milza incomincia ad implorare pietà, il fiato sento che abbandona velocemente il mio corpo e per non farmi mancare nulla vengo doppiata miseramente da un ginnico vecchietto che mi guarda con aria di compatimento. A quel punto scatta la sfida, non posso essere così sfigata da non riuscire a percorrere in modo dignitoso nemmeno un paio di metri! Allora mi fermo, respiro a pieni polmoni e dopo aver ripreso le forze, ricomincio la mia corsetta. Nulla ho potuto contro il nonnetto, che ha vinto su tutta la linea, ma con orgoglio vi comunico che sono riuscita a resistere per una buona mezz'ora, arrivando a casa sulle mie gambe, senza chiamare nessun soccorso! Come continuerà ve lo dirò nelle prossime puntate, nel frattempo ho trovato questo articolo che mi guiderà per quando (FORSE) ci riproverò! http://www.missionecorrere.it/blog/informazioni-per-principianti/iniziare-a-correre-21-consigli-utili-76 




 Ciao Ciao!

venerdì 27 marzo 2015

Italia's Got Talent - puntata 2

Oggi dico la mia su Italia's Got Talent in cui mi sono imbattuta durante lo zapping di fine serata. Ovviamente su questo tipo di programmi sono difficilmente d'accordo con la mia adorata socia! :)
Premetto che due risate me le sono fatte, mentre il mio fidanzato diceva che non riusciva a vederlo perché si vergognava per tutti i concorrenti.... 
A farmi ridere soprattutto lui: Claudione Bisio! Altro che Frank Matano che dice solo banalità. Come Nina Zilli del resto(però gnocca è gnocca, nonostante le parrucche). 
La Litti in versione saggia non mi dispiace, anche se l'accertarsi che il gruppo di 22 bambini esaltati che balla non si esalti ancora di più prima di dire "si", ha un'utilità pari a zero. 
E comunque la Zilli sembra la versione femminile di Fedez (altra grande delusione della stagione televisiva 2014, nonostante quella figaggine zarra a cui non resisto). 
A proposito: sempre in fase zapping, mi sono imbattuta anche in #EPCC e in questo devo davvero concordare con la mia amica. È veramente spassoso. La gag con l'allenatore della Samp sul look dei calciatori mi ha fatto troppo ridere.
Comunque la conclusione è che si tratta di un programma inutile e mi dispiace un po' per Claudio e la Luciana che secondo me sono imbarazzatissimi. Se penso a Mediterraneo...


giovedì 26 marzo 2015

Il mio prossimo telefono! #Kazam

Quando il mio iPhone5 mi abbandonerà, credo che opterò per un Windows Phone. So da qualche amico/blogger esperto che è un validissimo sistema operativo, e poi mi è simpatico! Ho già individuato il modello che mi piace di più. È di un marchio emergente (in Italia perché all'estero, soprattutto in Inghilterra, è già affermato) che si chiama Kazam. Mi sono informata e mi hanno assicurato che si tratta di device di qualità ma perfetti per chi come me cerca un prodotto bello (sono un po' feticista) ma low budget. Insomma: cheap ma chic!
Si chiama Thunder 450W, ha un sacco di caratteristiche tecniche (schermo da 5 pollici, 8 mega pixel per le foto, aggiornabile a Windows 10 quando arriverà, ...) ma soprattutto è giallo lime fluo! Per una personcina discreta e dimessa come me è l'ideale!! 
Inoltre è dual sim: una caratteristica che ho sempre ritenuto intelligente e super comoda. Detesto andare in giro con due cellulari (ebbene si, lo faccio). 
In più se ti si rompe il vetro dello schermo entro il primo anno, Kazam prevede la sostituzione gratuita (non male...). E per gli imbranati come me, è disponibile l'assistenza tecnica da remoto per la configurazione o la risoluzione di eventuali problemi.
È bellissimo, lo vogliooo. E Costa solo 199 euro! 






mercoledì 25 marzo 2015

J.K. Rowling - Il Seggio Vacante nella mia top 5!

Sono una fan della Rowling, una di quelle che pensa che Harry Potter andrebbe inserito nei programmi scolastici e che sia un vero capolavoro letterario. Non mi dilungo, ma chi ama la saga sono sicura capirà cosa significa perdersi nel mondo di Hogwarts, iniziare a dire "lumos" per spegnere la luce, piangere o ridere per i principali avvenimenti etc... Detto questo, lo scorso anno ho deciso di affrontare Il Seggio Vacante, il primo libro scritto dall'autrice dopo i 7 volumi.

A differenza di molti, non temevo di rimanere delusa. Sapevo che mi avrebbe conquistato. E infatti per me è stato il libro del 2014, l'ho consigliato a tutti, l'ho amato, non volevo arrivare alla fine! Fin dalle prime pagine, anzi righe, mi ha rapito. Nessuno secondo me sa descrivere così bene i personaggi, le sfaccettature del loro carattere, le sfumature dell'umore, l'aspetto fisico, i luoghi, le atmosfere. Nessuno sa intrecciare così bene le storie e tenerti incollato alle pagine. La storia del libro è piuttosto semplice: una cittadina inglese - Pagford - resta sconvolta di fronte alla morte prematura del consigliere municipale. L'accadimento scatena velocemente una reazione a catena nella piccola comunità e fa venire alla luce conflitti tra conservatori e progressisti, matrimoni infelici, false amicizie....In un attimo, il tranquillo paesino si rivela covo di invidie, rivalità e odio. Ma la narrazione è divina.

L'autrice stessa ha definito il libro "profondamente inglese", la trovo una definizione azzeccatissima. Non solo, Il Seggio Vacante è un libro cinico, amaro, vero e molto cinematografico (e infatti la bbc dovrebbe dedicargli una serie tv, speriamo!!)
Vi lascio con le righe introduttive del romanzo, per me è stato amore a prima vista.

"Tieniti forte" disse Miles Mollison, in piedi nella cucina di una delle grandi case di Church Row. Aveva aspettato le sei e mezzo del mattino per fare quella telefonata. Era stata una nottataccia, piena di lunghi momenti di veglia intervallati da sprazzi di sonno agitato. Alle quattro del mattino aveva capito che anche sua moglie era sveglia e per un po' avevano parlato al buio, a bassa voce. E perfino allora, mentre discutevano di quanto erano stati costretti a vedere, ciascuno cercando di scacciare il vago senso di paura e turbamento, piccole, impalpabili ondate di eccitazione avevano solleticato le viscere di Miles al pensiero di comunicare la notizia a sua padre. Aveva pensato di aspettare fino alle sette, ma il timore che qualcun altro potesse batterlo sul tempo lo aveva spinto a telefonare prima." 



Le 5 app del mese


5 app che ti semplificano la vita, su bambini, ristoranti, foto, amici e didattica. Enjoy!

GoBimbo semplice e gratuita, permette di trovare ogni giorno attività da fare con il proprio bambino da 0 a 10 anni.
Basterà inserire l'età del nanetto, la data e l'ora, il luogo specifico, le attività preferite tra ludoteche, musica, laboratori, teatro, parchi, natura, lettura, 5 sensi, all'aperto, lingue, mostre e varie e consultare l'elenco delle proposte. Inoltre si possono applicare gli utili filtri “al coperto”, “senza prenotazione” e “gratis”.
I risultati vengono visualizzati sia su mappa, sia elencati in categorie con relativa indicazione della distanza – e se serve c’è anche il navigatore che mostra la strada.
L’applicazione è disponibile per Android e iPhone. Al momento il servizio è disponibile nella città di Milano. Presto in altre città.

Zomato nella miriade di ristoranti si finisce sempre per andare a cena nei soliti posti. Se vuoi sperimentare senza appoggiarti alla guida Michelin, puoi scaricare sul tuo smartphone Zomato, una vera bibbia in materia scritta direttamente dagli utenti, con recensioni, indicazioni varie e foto.
Applicazione gratuita disponibile per Android e iPhone.

Layout per gli amanti delle foto, siano selfie con amici o scatti artistici, la nuovissima app di Instagram offre la possibilità di creare collage delle proprie foto e di condividerle direttamente sui propri canali social. Applicazione gratuita disponibile per Android e iPhone.

Dubsmash vero e proprio fenomeno dell'ultimo mese è un'app che ti permette di mimare frasi famose di film, canzoni, serie tv, spot. Con la fotocamera frontale registri il tuo playback che puoi decidere di condividere online o di inviare agli amici. I risultati sono davvero divertenti, provare per credere!
App gratuita.

Babbel per imparare le lingue gratuitamente, ovunque tu sia e quando vuoi, questa app è perfetta per tutti coloro che partono da zero o che vogliono migliorare le proprie conoscenze di lingue straniere.

lunedì 23 marzo 2015

Post preparatorio: dieta in arrivo

Questa è la mia ultima settimana felice. Lunedì prossimo il mood sarà dei più cupi. Starò facendo il count down.... Appuntamento con il dietologo fissato per martedì 31 marzo.
Ma la tortura è già iniziata: stasera vado a correre.
Non è questione di prova costume in arrivo, è che proprio non mi entrano più i vestiti. E non ho soldi per rifarmi il guardaroba. Vi preannuncio che condividerò in questo spazio gioie e dolori della mia nuova vita, in cui dirò addio agli aperitivi - fuori o a casa - quasi quotidiani, al vino a cena, alla pizza, all'hamburger del 212 http://www.202hamburger.com/(come faròòòò???), agli stuzzichini mentre cuciniamo, alle fette di riso con il cioccolato che mangio a colazione, alla focaccia del Beretta, alla birretta sotto casa (la mia adorata Bloemen Bier). E ho anche smesso di fumare.
Questo non è giusto. Questa non è vita.



In Treatment addicted

Gli sky-addicted probabilmente lo conoscono: In Treatment è il remake di una serie americana che, attraverso un cast di rispetto, racconta la settimana di uno psicoterapeuta (Sergio Castellitto).
Quattro pazienti, quattro storie, che si intrecciano alla sua (di cui veniamo a conoscenza attraverso le sedute settimanali con la sua mentore/terapeuta).
Ecco, è la mia nuova droga. Potrei fare una maratona di una notte intera.
Sicuramente parto da una prospettiva avvantaggiata nella visione: io nella psicologia ci sguazzo. Ho un'attitudine che mi porto dietro dalla pre-adolescenza. I miei pensieri sono un flusso continuo e amo perdermi in ragionamenti sui comportamenti altrui. 
E questa serie mi rapisce non solo perché le storie dei pazienti e lo stile narrativo mi piacciono, ma perché adoro seguire lo sviluppo di ogni seduta. L'analisi è un viaggio alla scoperta di sé stessi, che può non finire mai e che non smette mai di arricchire. Parlo per esperienza personale ma non solo. Spesso mi sono trovata in difficoltà di fronte a chi mi chiedesse cos'è, cosa si fa, di cosa si parla, a cosa serve. E ancora più frustrante è raccontarlo a chi si approccia già con pregiudizi e diffidenza al tema (in quel caso non ci provo nemmeno). È un'esperienza troppo difficile da condividere, ma troppo affascinante per non farlo! Per questo raccomando a chi è curioso di scoprire cosa succede sul lettino o a colloquio con un terapeuta di guardare la serie che in questo periodo è in replica su Sky Atlantic. Per guardare dal buco della serratura...



The Mood Post: un giornale per tutti gli umori



Se è vero che la donna per definizione è umorale, la nascita di un magazine che propone contenuti perfetti per ogni stato d'animo è un vero toccasana! Ma non parlo solo delle varie "Eve" di tutta Italia, che hanno la capacità di passare dalla lacrima disperata alla risata più profonda nell'arco di 5 minuti, ma anche dei sempre più numerosi "Adami" che lasciano commenti in rete sul proprio umore e sulle proprie preferenze. La risposta editoriale arriva da The MoodPost (magazine rigorosamente online, siamo nel 2015!) che offre spunti e approfondimenti per tutti i gusti: Rocking, Blue, Contemplative, In Love, Smart, Keep Calm, Different, Lost, Selfie, Rushed.
Libri, cinema, Food, viaggi e curiosità dal mondo sono infatti incasellati nelle singole rubriche: un giornale fatto insomma su misura non sono delle generiche personali passioni ma addirittura sui propri mood del momento. 
Io ne sono venuta a conoscenza per lavoro, mi è arrivata la presentazione in ufficio e devo dire che è stato amore a prima lettura.
Molto carina l'idea di inserire il Mood Meter, descritto dalla redazione come “una sorta di oroscopo delle intenzioni” per scoprire l'umore della rete e la Mood Playlist, una selezione di brani perfetti per ogni stato d'animo.

Se volete dare un'occhiata: www.themoodpost.it

Fateci sapere che ne pensate!

domenica 22 marzo 2015

ANSIA....1...2...3...PROVA!

Niente paura...sarà un post breve e indolore! Volevo solo condividere con voi il fatto che ultimamente, vuoi per il cambio di stagione, vuoi per il nuovo lavoro che a volte mette proprio a dura prova i nervi, vuoi per un sacco di cose, la compagna preferita delle mie giornate è diventata l'ansia! La sveglia al mattino passa dalle 3, alle 5, alle 6 come se niente fosse,e le mie colleghe al lavoro credo che tra poco cominceranno ad avere istinti omicidi nei miei confronti. Come se non bastasse, giovedì, prendo il freccia rossa per andare ad un appuntamento di lavoro e la signora seduta accanto a me sfodera dalla sua mega borsa 4 libri (nemmeno dovessimo fare un viaggio di 15 ore!), dai titoli rassicuranti: Dominare l'ansia, Imparare a rilassarsi, Come fare training autogeno, Prendere consapevolezza di se stessi. Noooooooooooo! ma cos'è? una congiura?? Come diceva il buon Charlie Brown "Persino le mie ansie hanno l'ansia!" E allora basta, diamo il via ai buoni pensieri di primavera! THINK POSITIVE! Ok ora la smetto e vi lascio vivere in pace! Si lo so, chi leggerà dirà: ma a me cosa me ne frega? Mettiamola così: è un post senza senso, ma almeno vi ho dato un pò di numeri da giocare al lotto!!! :-)

venerdì 20 marzo 2015

Di che primavera sei?

Il primo giorno di primavera è per definizione un inno alla gioia. Potevamo noi di fraserieisterie, regine delle urla di gioia non commentare? Quest'anno, per altro, coincide con la tanto attesa eclissi solare che ha visto il sole diventare una luna nera con un effetto, a quanto pare, davvero magico. Dico a quanto pare perchè sinceramente dal mio ufficio non vedo altro che il bel cortile interno del palazzo e le finestre dei vicini. E va be, me la gusterò attraverso le immagini dei quotidiani online, che sicuramente mi regaleranno molto di più di quanto avessi potuto cogliere io col mio occhio nudo. (PS. ecco il #doodle di oggi... siamo leggermente fan)



Ma torniamo alla primavera, regina della felicità, dei fiori, della voglia di rinnovamento. In un attimo mi scatta una irrefrenabile voglia di shopping selvaggio, una versa corsa al saccheggio di sandali, vestitini, canotte, gonnelline - ma anche erbe aromatiche, limoni, frutta fresca e chi più ne ha più ne metta - che nemmeno Rebecca Bloomwood nel celebre I love shopping potrebbe raggiungere. Questa però è la mia personale interpretazione della terza stagione, ma potremmo definire alcune socio-tipologie in cui, sono sicura, potrete ritrovare voi stessi o qualche vostro amico. Noi per ridere vi abbiamo associato personaggi famosi; speriamo che non se la prendano!

l'ormone impazzito: anche se solitamente si tende pensare che appartenga al genere maschile, confermiamo che anche le donne non ne sono immuni! L'aria si riempie improvvisamente di energia: da un lato il sesso forte che svalvola alla prima coscia scoperta, dall'altra il buon umore del gentil sesso che cinguetta spensierata ed è tutta un ridolino.
IL VIP: Fabio Volo per lui, Alessia Marcuzzi per lei 

le grandi pulizie: la primavera è la stagione preferita di tutte le vere “cesire”, che hanno finalmente la scusa per sbizzarrirsi nella più maniacale pulizia di casa. E non parliamo semplicemente di un mero cambio di stagione qualsiasi, ma di un vero e proprio schema di guerra, all'attacco di fughe di piastrelle e acari nascosti. 
IL VIP: Carmen Consoli

pollice verde: alzi la mano chi non inizia quanto meno a pensare a cosa piantare in quei vasi tristi e spogli che hanno ospitato splendidi ciclamini a dicembre ma che ormai ne fanno da bara.
IL VIP: la Pina... ahahahaha i fan sanno che non c'è nulla di più lontano da lei!

aprile dolce dormire: sarà per il cambio di ora, sarà perché le fatiche dell'inverno iniziano a farsi sentire ma in primavera sembriamo tutti affetti dalla malattia del sonno; perlomeno fino alle 10 del mattino non riusciamo a sviluppare più di un pensiero per volta, come se il nostro cervello fosse ricoperto da uno strato di miele, che ne addolcisce il contenuto ma ne rallenta il funzionamento.
IL VIP: Arisa 

l'impollinata: se non la vedete la sentite. Con una frequenza di sternuto al minuto la povera impallinata odia la primavera, che la costringe a un consumo spasmodico di fazzoletti di carta e, cosa ben più grave, ad andare in giro con un naso rosso fuoco. Mentre voi vi godete gli alberi che sbocciano in meravigliosi fiori e foglie, lei si imbottisce di antistaminico; mentre con la gioia nel cuore voi vi date appuntamento al parco per una birretta, lei ricerca soluzioni alternative al coperto, preferibilmente al piano -1. Insomma, non proprio bei momenti.
IL VIP: Cristiana Capotondi (che non sappiamo minimamente se è allergica ma ci ispira così)

il viveur: ogni evento è suo. Se poi calcoliamo il Salone del Mobile non si contano nemmeno più gli infiniti impegni del nostro amato viveur. Se volete incontrarlo vi conviene prenotargli l'agenda con almeno due settimane di anticipo. E se vi chiama non vi azzardate a dire che siete stanche, la parola è stata rimossa dal suo vocabolario. Almeno fino a novembre.
IL VIP: Victoria Cabello

E voi di che tipo siete?


mercoledì 18 marzo 2015

SOS TATA: il decalogo per trovare la babysitter

Mio figlio ha un anno e ne ho uno solo (in realtà + un nipotino che è come se fosse un altro mio bebé) quindi non posso certo dire di avere una grande esperienza in materia. Ma è davvero incredibile quante cosa si imparano in soli 12 mesi.
E se è vero che basta un poco di zucchero e la pillola va giù, non è così vero ahimè che la perfetta Mary Poppins arrivi bella bella con il suo ombrellino da una nuvola. Come trovare la tata ideale in questo pazzo pazzo mondo?
Questo decalogo vuole essere solo un piccolo aiuto a tutte le neomamme alle prese con il più difficile dei compiti: individuare la persona migliore che si occuperà di vostro figlio mentre voi sgobbate in ufficio. Spero che possa servire.
E in chiusura una chicca importantissima!!!



1 l'età mai troppo giovane, mai troppo vecchia. Nel primo caso rischiate che sia ancora lei stessa ad avere bisogno di mamma per un taglio sul ginocchio, nel secondo la trovereste stremata sulla poltrona al secondo giro-giro tondo. Senza sottovalutare l'impostazione educativa che potrebbe essere leggermente demodè.

2 la salute non importa se siete delle ambasciatrici mancate e mangiate a colazione pane e diplomazia o se il vostro secondo nome è terminator, che partiate dai massimi sistemi o andiate dritte al sodo: l'obiettivo è capire se è cagionevole. Non è cattiveria, ma pura sopravvivenza, perché al secondo giorno in cui non vi presentate voi in ufficio, il demansionamento per inefficienza è garantito!

3 la lingua tutte sogniamo una tata che parli perfettamente inglese in modo da risparmiare sulle vacanze all'estero o sulle scuole. Personalmente credo che, a meno che la babysitter non sia madrelingua, valutare l'italiano sia già una conquista: nei congiuntivi e nella proprietà di linguaggio il vostro nanaetto partirà avvantaggiato.

4 il cambio del pannolino sembra una sciocchezza ma non lo è. Da come si muove con il neonato in fasce potete già capire la sua dimestichezza o se è organizzata (prepara tutto sul fasciatoio prima o si trova con orrore a tenere una gamba con una mano mentre con l'altra cerca pannolini/creme/talco?). Poi per carità errare è umano, perseverare diabolico!

5 gestione dello stress il pianto di un bambino mette a dura prova anche i buddisti più zen. In piena crisi lacrimosa del bimbo osservate come reagisce: panico e smarrimento? No grazie. Trasforma la molletta del bucato in un pesciolino che mangia il piede? È la vostra donna!

6 il telefono con orrore mi accorgo che il 90% delle tate passa il proprio tempo al telefono. Basta andare in qualsiasi giardinetto e osservare queste ragazze dall'aspetto angelico che macinano minuti su minuti attaccate ai loro smartphone. Che avranno da darsi ovviamente non è dato saperlo, se nel frattempo però il vostro bimbo si ribalta dallo scivolo sono dolori. Su questo non c'è un modo per capire le attitudini chiacchierine della vostra tata; potete provare a chiamarla più volte al giorno e vedere se trovate spesso occupato, ma forse la cosa migliore è tirare fuori il vostro impermeabile e per un pomeriggio trasformarvi nel migliore Sherlock Holmes!

7 l'igiene il lavaggio di mani appena entrati in casa è un obbligo. Punto e basta. In aggiunta valutate anche se indossa magliette pataccate per capire il grado di tolleranza della ragazza alle macchie (alla mia tata, che per carità adoro, devo sempre dire di cambiare bavetta/maglietta/tuta a bebè perché se no andrebbe avanti a sporcarla fino a che non diventi un pasto precotto!)

8 lo spirito di iniziativa a chiunque può capitare di aver finito un omogeneizzato o il latte. Cosa fa la tata a questo punto? Vi chiama allarmata per dirvelo o insacca bebè nel passeggino ed esce a comprarlo? La praticità è una gran dote

9 la flessibilità nessuno di noi lo vorrebbe, ma chiunque abbia un lavoro da dipendente lo sa: la riunione-sòla dell'ultimo minuto è un grande classico. Meglio attrezzarsi con persone disponibili

10 la creatività personalmente non sono una di quelle mamme da manuale pedagogico del filone mio-figlio-mai-davanti-alla-tv, perchè in quei preziosi minuti dove i nanetti si ipnotizzano alla vista di Topolino faccio il mondo: pappa, cena per marito, lavastoviglie e, se riesco pipì. A maggior ragione, sapere che durante il giorno la tata gioca con tuo figlio inventando storie fantastiche partendo da una scatola di fiammiferi, o dandosi ai lavoretti manuali è davvero rincuorante! E di sicuro i bambini ne saranno felici

La chicca per voi
attenzione ai giardinetti: per le tate sono meglio di Linkedin!! Mamme agguerrite che osservano con maniacale attenzione come le tate degli altri bambini si comportano, se parlano in 12 lingue, se sono affettuose, decise, attente. Insomma se la vostra tata sarà minimamente migliore della loro, la proposta di colloquio è garantita!

Ode alla felicità

Quello di oggi è proprio uno sfogo. Osservo gli atteggiamenti delle persone intorno a me. Alcune, per fortuna. Vedo una negatività che trovo malsana. Sempre a pensare male, sempre dietrologie, sempre invidia, sempre ad evidenziare le mancanze e le debolezze altrui per elevare sé stessi. E a darsi manforte l'uno con l'altro. Io credo in tutt'altro. Io sono un'ingenuotta, anzi lo ero. Ora sono molto più sgamata. Quindi non penso che sia tutto bello e che siano tutti buoni. Però penso che avere di fianco persone che ti aiutano a vedere il lato positivo delle cose non è male. Imparare a farlo da soli è ancora meglio. La positività mette in circolo la positività. L'obiettivo di ognuno, in fondo, è la ricerca della felicità. E il mio esercizio quotidiano è l'individuazione di almeno un pensiero felice al giorno. Piccole cose: a volte è una birra, a volte è la cena buona che mangerò, a volte è vedere una persona cara, leggere un libro, tornare a casa dal lavoro e togliersi le scarpe, svaccarsi sul divano, ascoltare bella musica, per fortuna la lista è lunga. A volte quando non riesco a trovarlo mi compro un mazzo di fiori. 

E poi sorrido perchè penso a mia nonna, che ha 94 anni e non sta per niente bene. Però dal letto chiede di bere un Negroni, e penso che sono come lei.
Questo è un post inutile. Ma magari ho suggerito un pensiero felice a qualcuno. 







Sentirsi a casa...in tv

Non posso non parlare di "E poi c'è Cattelan", uno dei miei programmi preferiti di cui mi piace tutto: bravo Ale, strepitosi gli street clerks, azzeccato il format, breve al punto giusto (forse data anche l'ora in cui va in onda...che mette alla prova anche gli appassionati del mondo divano più accaniti). Poi ci sono gli ospiti. Allora l'anno scorso, prima edizione, non ce n'è stato uno che non fosse risultato simpatico, soprattutto mi ricordo Alessandra  Mastronardi, con cui è partita la sfida a emoticon, che ovviamente abbiamo replicato a casa. E va be. Con la nuova stagione si conferma la redazione super del programma: non dico tanto di vincere facile con il duo Luca Argentero - Fedez, che si sono prestati anche a una irreale sfilata in perfetto stile zoolander; ma se perfino Elisabetta Canalis è stata simpatica...be, allora i casi sono due: o #EPCC tira fuori il meglio di sé, o forse adesso che D. ha occhi solo per Jennifer (si, Lawrence) sono decisamente più obiettiva! Ultimo ma non ultimo l'#EPCC che per ricordarselo uno deve ingegnarsi come quando alle medie era costretto a imparare a memoria il leopardiano Canto notturno di un pastore errante dell'Asia. E allora come la risolvono? Con stacchi musicali degli Street talmente carini che ti ritrovi a cantarli da sola in sala.
Alla fine la sensazione che ho sempre quando finisce la puntata è di essere stata a bere una birra con degli amici. Si insomma... senza nulla togliere ai miei reali, veri e adorati... averne di amici così!


martedì 17 marzo 2015

BabyBuh

Non ho figli, ma tutto il mondo intorno a me si. Anzi, sembra non faccia altro! Per questo motivo la mia attenzione verso i prodotti per bambini o per mamme è sempre alta. Non si sa mai che salti fuori all'improvviso una nascita, un battesimo o un compleanno. 
Scherzi a parte, vorrei segnalare BabyBuh, un marchio di abbigliamento e accessori per l'infanzia nato dall'idea di una mamma e un papà - Giuseppe e Sylvia - e dall'amore per l'India. 



Sylvia per molti anni ha lavorato nel mondo della moda, seguendo le produzioni in India, Bangladesh e Cina. Dopo essere diventata mamma ha pensato di utilizzare la sua esperienza professionale per realizzare qualcosa di suo e che nascesse dalle esigenze in cui si imbatteva quotidianamente. 


Ha scelto di farlo in modo da garantire la massima attenzione alla qualità e alla sicurezza dei prodotti, ma anche e soprattutto nel rispetto dell'ambiente e delle donne indiane che lavorano per BabyBuh!
Tutti i prodotti BabyBuh sono testati accuratamente, non contengono sostanze nocive (come previsto dalla normativa europea) e sono sostenibili: per realizzarli per esempio vengono sfruttate risorse già esistenti, riducendo così la produzione tessile e quindi anche l’impatto ambientale. Inoltre per la produzione della linea Giuseppe e Sylvia hanno optato per l’implementazione di progetti solidali. I "Pebble" sono infatti deliziosi pupazzi fatti a mano in comunità rurali del Bangladesh. 


L'azienda indiana a cui Giuseppe e Sylvia si appoggiano è a conduzione familiare e ormai si è creato un rapporto di fiducia, rispetto e affetto reciproco, tutto racchiuso nei prodotti BabyBhu. Unici, etici e ovviamente belli.
Per saperne di più: http://www.babybuh.com/ 


domenica 15 marzo 2015

Cucina Orientale mon amour

Fossi ricca uscirei a cena un giorno si e uno no. Un giorno sarebbe dedicato alla pizza, ovvio, ma gli altri senza dubbio alla cucina orientale. C'è chi si stufa - come il mio fidanzato - e c'è chi potrebbe andare avanti all'infinito. 
Viaggerei solo in Oriente per gustare ogni sapore, ogni spezia, ogni ricetta di ciascun Paese. 


Mi accontento di una media di una volta alla settimana in un ristorante milanese a basso costo. Ma per fortuna Milano mi offre una scelta quali/quantitativa di tutto rispetto.
Con qualche amico ci fomentiamo a vicenda e sperimentiamo sempre nuove cucine.
Ma questo post è dedicato a loro tre, ai tre ristoranti del nostro cuore.
Il primo sei tu, amato Famoso Fusion. Trovato per caso, sulla base di un misunderstanding (due amici sostengono di esserci andati la prima volta su mia indicazione. Impossibile). In viale Abruzzi, quasi all'angolo con Loreto. Vado subito al sodo: i piatti. Sono squisiti. I Super salmon roll sono commoventi, un'esplosione di ingredienti morbidi e croccanti! I Pad Thai degni della Tailandia (non ci sono mai stata ma ne sono sicura e ho raccolto testimonianze), gli involtini vietnamiti perfetti (posso testimoniare, sono stata in Vietnam). Zuppe, roll di ogni genere, sushi, sashimi. Un fusion che attraversa Cina, Giappone, Tailandia e Vietnam, fino ad arrivare in Italia attraverso qualche guizzo nei piatti). Unica nota dolente, molto più caro (sui 35 euro con bere) di quando sono andata la prima volta. Ce n'è uno anche in via Vigevano ma è meno buono.
Una delle ultime passioni è il micro ristorante coreano Imone di via Canonica. 
Scoperto su un sito che seguo: 
Frequentato solo da coreani. Servizio ridotto al minimo per un grave problema di incomunicabilità (nessuno parla italiano), ma un bacon con verdure piccante che farebbe tornar carnivoro un vegetariano dell'ultima ora e un conto bassissimo (sui 15 euro). Adorabile. 
In ultimo, grazie alla mia amica esperta di Oriente a Milano, il cinese Jasmin Orange di via Farini. Anche qua, italiani pochissimi. L'ultima volta abbiamo osato e, tra orecchie di animali e meduse, abbiamo scelto una zuppa (circa 1 litro!), anzi un brodetto con pezzi di pesce che, nonostante l'aspetto hardcore ci ha conquistati tutti, cucchiaio dopo cucchiaio. E anche qua, prezzo di 20 anni fa.
Buon appetito!

Ecco qualche foto dei piatti più buoni che ho avuto la fortuna di assaggiare durante uno splendido viaggio in Vietnam!
i wanton più buoni di Hoi An!
i bun cha, aka gli involtini più buoni del mondo!!



sabato 14 marzo 2015

I sogni son desideri

Diciamoci la verità: tutte noi proviamo una profonda invidia per la Vivian di Pretty Woman. Chi non vorrebbe trascorrere un giorno della propria vita tra shopping, trucco e parrucco? Posto che, almeno per il momento, tutto questo rimarrà solo un sogno, quando un sabato mattina esci per fare alcune commissioni e per caso, entrando in una profumeria, trovi ad accoglierti un visagista Chanel che ti chiede, con sorriso smagliante e pennelli in mano: "Ciao, hai voglia di farti truccare per testare la nuova collezione primavera/estate della nostra azienda?"....che fai? rifiuti? CERTO CHE NO! Ed ecco allora che in mezzo secondo mi ritrovo seduta su una poltroncina super chic, circondata da creme, sieri e ombretti di tutti i colori...e dopo 30 minuti passati ad ascoltare gli effetti miracolosi che quei prodotti avrebbero avuto sul mio viso, apro gli occhi e voilà: con molta modestia, posso dire che mi sono sentita fighissima! Che soddisfazione Ovviamente, come per Cenerentola, a mezzanotte l'incantesimo è finito e il latte detergente ha portato via con sé il trucco...ma ogni tanto qualche coccola narcisista ci sta!! Della serie "povera ma felice!"



#Donnaalvolante

Oggi ho compiuto qualche chilometro in macchina, non guido spesso (e forse è meglio così). Mentre guidavo ho fatto una riflessione, per nulla interessante ma in cui mi sono persa. Ci sono persone, come me lo ammetto, che quando guidano odiano. Anche se non ho fretta, ho fretta. Tutto mi rende nervosa. Vorrei avere la strada completamente libera. Ogni freccia, luce del freno, rallentamento ingiustificato, semaforo, striscia pedonale, pedone, bicicletta....(potrei andare avanti all'infinito), mi rende isterica. Divento cattiva. Sento il sangue che mi bolle nelle vene. Provo odio puro per gli esseri umani. Faccio gestacci, penso le peggio cose. Questo mi inquieta. Perchè succede?  Non credo di avere così tanta rabbia dentro. Mah. L'immagine a cui penso è questa, è lei #Crudeliademon



venerdì 13 marzo 2015

22/11/63 nelle mani di J.J. Ambrams

Sono una lettrice accanita. Ma non avevo mai letto Stephen King. Credo per snobismo. Ma al mio compleanno ho ricevuto in dono - da quella che poi sarebbe diventate una delle amiche più preziose - "22/11/63". Un mega tomo, ma questo non mi ha mai spaventato. Anzi...io ODIO i libri piccoli, perchè finiscono subito, e io non amo finire i libri, vorrei che continuassero all'infinito!  
Su Wikipedia c'è scritto che è un libro di fantascienza, ma per me è una storia d'amore. Una delle più belle. Quando si dice guardare le cose con il proprio filtro...

Insomma parla dell'assassinio di Kennedy e lo fa viaggiando nel tempo. Non voglio raccontarvi la trama, perchè è troppo bello annegare tra le pagine e farsi completamente rapire dalla narrazione e dalla voglia di vivere tra gli anni '50 e '60, di ballare lindy-hop  e di visitare la provincia americana, il Maine, il Texas, Dallas... 

La notizia però è che probabilmente J.J. Ambrams realizzerà una serie su questo libro! E io, che non sono una purista e non disdegno le trasposizioni in pellicola dei libri che ho amato, non vedo l'ora! Unico dubbio, James Franco. Non per altro, ma Jake/George non c'entra niente con James!
Buona lettura (spero).

giovedì 12 marzo 2015

Italia's got talent

Italia's got talent puntata 1- posto che non ho ancora capito bene come funziona, diciamocelo, i cliché ci sono già tutti: i casi umani strappalacrime, fachiri improbabili, animali di ogni specie e balletti di gruppo. Giudici: Frank vero pezzo forte, a me fa ridere ogni volta che apre bocca, Nina  (chi lo avrebbe mai detto) odiosa, tamarra - e di sicuro le sue parrucche non aiutano - Bisio una boccata d'aria fresca e la Litti... Bé la Litti è sempre la Litti, giustamente disgustata dal limonatore di iguane, spontaneamente divertita al primo secondo di ascolto di Gennarone, cantante grande e grosso dal falsetto facile. Come non amarla? E poi alzi la mano chi non ha rimpianto almeno per un secondo i bei tempi in cui la Vanessa e Bisio facevano coppia a Zelig; ora mi chiedo se non sono un po' sprecati lei confinata dietro le quinte a incoraggiare i concorrenti e i parenti (no bé, diverteeeente) lui a dire per me è si, è no ... Dai Bisione da te vogliamo moooolto di più! Va bene dai, direi che per stasera la finisco qui... Ma per delle fan della tv come noi, i post della sezione "commenti dal divano" si preannunciano numerosi! #noskynolife 




A Milano si mangia bene

Un libro per chi ama Milano, 
i suoi ristoranti e la sua cucina




Milano è una città zeppa di locali in cui è facilissimo imbattersi in fregature in termini di qualità e di prezzo. 

Ma se come me siete degli estimatori della città, della cucina milanese e dell'uscire a cena, consiglio vivamente il libro "A Milano si mangia bene" scritto da Simona Recanatini e Sonia Sassi. Attraverso un lavoro lungo mesi, le autrici hanno assaggiato, classificato, scelto e recensito oltre 700 locali, rigorosamente autoctoni.
La bellezza di questo libro sta anche nella sua costruzione e nel suo format: le pagine raccontano le storie di Milano e dei suoi piatti, attraverso la condivisione delle ricette più tradizionali e il suggerimento di locali, tutto raggruppato per momenti della giornata (dalla colazione al dopocena). A rendere ancora più gradevole la lettura, le bellissime foto che si nascondono tra le pagine.
Un'ottima idea regalo per sé stessi, per il papà (di cui il 19 marzo si celebra la festa) e un'utile guida per chi si recherà a Milano in occasione di Expo!
Il libro costa 16,90 euro, è edito da Gribaudo e si trova in tutte le principali librerie, ma io ve ne consiglio una speciale: Corteccia, in via Bernardino Lanino 11 
https://www.facebook.com/pages/Corteccia/553937751379606?ref=ts&fref=ts
(presto su questi schermi).


Libreria Corteccia  - Milano

Mom's the family bar


Quando un caffè con le amiche (e nanetti) è ancora possibile

Evviva finalmente un posto dove ti puoi bere un caffè in santa pace con la tua amica senza doverti preoccupare che tuo figlio, dopo i primi 5 minuti di mera illusione e sorrisetti, inizi con una lagna a tutto fiato per la noia estrema. All'interno dei 140 mq, 20 sono dedicati all'area giochi dotata di tutti i comfort per i bimbi (inclusi box per i nanetti che non gattonano). E poi cuscini allattamento, bagni attrezzati con fasciatoio, pannolini, salviettine igienizzanti, biscotti, omogeneizzati. 


Grazie, grazie “Mom's the family bar” per donarci l'illusione di un ritorno alla realtà... anche se solo per il tempo di un caffè!

Via Antonio Fogazzaro, 11 Milano
https://www.facebook.com/momsthefamilybar